venerdì 28 gennaio 2011

ARMONIA

-ARMONIA CROMATICA-
E’ un termine che viene usato per descrivere l’uso piacevole di abbinamenti di colori, ma il termine ARMONIA normalmente trova il suo impiego nella musica. Armonia: consonanza di voci o di strumenti, combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei che produce un’impressione piacevole all’orecchio e all’animo. Per chi si avvicina al colore, senza una predisposizione naturale ad accostare i colori in maniera armoniosa, il dubbio più grande viene dall’insicurezza di selezionare i colori da abbinare. Partendo dai 3 colori primari abbiamo ottenuto altri 32 colori, questo numero può ampliare o diminuire a seconda di quanto espandiamo o riduciamo le nostre 3 scale cromatiche, con l’intersezione tra questi colori e l’aggiunta del bianco e del nero, il numero di colori ottenibili è enorme. Per creare armonia tra questi colori, oltre ad osservare la natura e seguire quello che è il proprio gusto personale, possiamo fare affidamento a delle “regole” che ci permettono di agire con sicurezza. Bisogna sapere che nel momento in cui facciamo agire un colore sul foglio bianco, l’occhio dell’osservatore viene attivato e rimane in continuo movimento finchè non troverà un altro colore che riporti la quiete nell’occhio. Non importa quanti colori usiamo, l’importante è che questi siano tra loro equilibrati in maniera tale che l’occhio li percepisca come tali.
Il primo accordo che troviamo nel nostro cerchio cromatico è quello della COMPLEMENTARIETA’. Per complementare s’intendono quelle coppie di colore che dalla loro mescolanza danno come risultato il nero. Le tre coppie cromatiche complementari principali che individuiamo nel cerchio cromatico sono:
GIALLO-BLUVIOLA, MAGENTA-VERDE, CYAN –ROSSOARANCIO
Se tracciamo delle linee rette passando per il centro e tenendo agli apici le coppie cromatiche, possiamo osservare come il “colore” centrale di tutte e tre le scale sia il Nero.
In realtà questo accade solo nella teoria, in quanto nella pratica il colore che possiamo ottenere è si un colore “SCURO”, ma mai il Nero100. Questo SCURO lo definiamo da ora in poi BISTRO, un colore scuro che può variare di tonalità, calda o fredda.
Osservando le scale cromatiche ottenute dall’unione dei complementari prendiamo coscienza di quelli che vengono definiti colori TERZIARI.
Per colori terziari s’intendono quei colori che sono composti da tutti e tre i colori primari.
Oltre a i colori ottenuti da queste scale cromatiche, consideriamo terziari tutti gli altri colori ottenibili dall’unione di due colori secondari.
Da adesso in poi nella pratica, a differenza della teoria, al posto del Nero useremo il BISTRO. Per scurire un Giallo possiamo usare un viola, per un arancione un blu, così come l’esatto contrario.
Non usando più il nero le nostre immagini risulteranno più naturali e con maggior profondità. Il Nero verrà usato solo nel caso servisse ampliare la scala cromatica e portare il valore scuro BISTRO ad una profondità maggiore.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

-Esercizio Base-
Dall’uso con un solo colore, monocromatico, raddoppiamo il movimento con una coppia complementare lavorando in bicromatico. Ora abbiamo a disposizione il doppio delle possibilità.
Immaginiamo sempre il nostro cubo blu, ma vista la possibilità di poter utilizzare un altro colore, immaginiamo il piano di colore rossoarancio. Non useremo il nero per scurire ma il colore complementare rispetto al colore amminente dell’oggetto.

-Esercizio Avanzato-
Ripetiamo l’esercizio spiegato nel capitolo CERCHIO CROMATICO, questa volta senza l’uso del nero che andremo a sostituire col BISTRO. Anche qui usiamo i due colori per differenziare le forme.

3 commenti:

Michele ha detto...

Belle queste lezioni! Complimenti! Devi assolutamente tornare qualche giorno alla scuola del fumetto per fare un full immersion a noi di prima..

Ciaociao

Roberto Ferrari ha detto...

sempre grande Silvio... prima o poi spero di trovare il tempo per poter stampare tutte le tue lezioni postate sul blog, sono una miniera d'oro !!!

grazie, immagino da parte di molti !!!

Phc

SILVIO ha detto...

dovrei parlare col direttùr per organizzare un seminario...perchè no!

Vedrò di trovare un editore, così con i soldi delle stampe ci compri un bel libro!
Grazie per il sostegno