L'uso dell'ombra, come elemento descrittivo di un'immagine, è legata alla possibilità di creare una variante alla tinta piatta del colore dell'oggetto.
Chi procede alla colorazione di un'immagine, dopo o prima di scegliere il colore dell'oggetto deve affrontare un'altro problema, il chiaro/scuro legato alle due varianti del disegno, la FORMA e la LUCE.
Il chiaro/scuro varia a seconda del tipo di illuminazione, naturale/artificiale, e dal grado di inclinazione rispetto al piano.
Ma prima di aggiungere queste informazioni facciamo una considerazioni sulla possibilità di frammentare il concetto base Bianco(luce) e Nero(ombra).

Per creare una variazione dobbiamo visualizzare la luce che colpirà il nostro oggetto e creerà la divervità sulla forma, così come nella realtà ci permette di percepire lo spazio. In assenza di luce non saremmo in grado di considerare la profondità delle cose. E' tipico lo scontro con gli spigoli delle porte per coloro che percorrono di notte i corridoi senza accendere la luce.
Prima considerazione, una luce bianca illumina un'oggetto.
Nell'esempio partiamo da una luce proveniente da sinistra.

L'oggetto non ci dà modo di quantificare altre superfici se non quella frontale, per rendere più complesso il colore devo considerare l'ambivalenza dello sguardo, la contemporanea percezione di FORMA e COLORE. La forma è la base su cui poggia il colore, come il tronco per le foglie. Così dalla superficie piana di un quadrato passo all'idea di un cubo.
Detto questo il nostro oggetto lo collochiamo in modo da mostrarci un'altra superficie

Quindi oltre al colore dell'oggetto posso visualizzare la luce utilizzando uno dei due lati messi a disposizione dal disegno.
Con lo stesso presupposto aumentiamo le nostre informazioni sul disegno e otteniamo il terzo lato, che sfruttiamo per visualizzare l'ombra creata dalla luce.

Ora abbiamo i tre valori principali,
luce,
colore oggetto e
ombra propria, ma la possibilità di aggiungere informazioni non è finita, abbiamo ancora a disposizione l'
ombra riportata e la
penombra.
L'ombra riportata, che è sempre la più scura di tutte si trova dopo la penombra, cosicchè la penombra si trova sempre tra ombra propia e ombra riportata.
Cosa accade al nostro cubo che ha solo 3 lati?
Da ciò che abbiamo detto otteniamo questo

Il colore dell'oggetto non viene rappresentato anche se è servito per creare i nostri valori tonali. In un'immagine più complessa posso tranquillamente mettere anche il colore oggetto che sarà sempre tra la luce e l'ombra propria.
L'ombra riportata si colora sempre del colore della superficie che incontra.
Riassumendo abbiamo 5 valori tonali che variano dal più luminoso al più scuro, che seguono quest'ordine sequenziale...

...che assume un ordine diverso nell'atto pratico. Nella penombra c'è una parte di luce che lo rende più chiaro dell'ombra propria.