domenica 22 aprile 2007

IL TONO





Prima di intervenire direttamente sulla tavola, soprattutto quando si tratta di colorazione diretta, conviene sempre farsi degli studi preparatori prima.
Per chi ha meno pratica conviene suddividere lo studio in due fasi:
Primo, uno studio del chiaro scuro legato principalmente al rapporto tra luce ed ombra, quindi valutare quelle che possono essere le variabili create dalla luce durante l’arco di una giornata o la scelta della stagione. Una giornata d’estate ha una luce più intensa di quella d’inverno.
Secondo, uno studio inerente la scelta dei colori, che può variare dal colore dell’oggetto al colore dell’atmosfera, il luogo dove è collocata la storia.
Una volta presa confidenza con questi due elementi distinti, in realtà, l’approccio alla preparazione della tavola si risolve in un bozzetto unico. Anche perché altrimenti il lavoro diventerebbe troppo lungo. Per velocizzare i tempi di lavorazione è preferibile lavorare abbastanza in piccolo per evitare due cose, uno l’eccesso di tempo e due il dilungarsi nei dettagli. L’ideale sarebbe lavorare con un pennello abbastanza grande.
In fase di studio non è importante la tecnica ma la teoria, quindi non ci si dovrebbe divulgare troppo nella precisione dei dettagli, ma valutare l’immagine nel suo insieme, decidere come agire per raggiungere quelle che sono le nostre intenzioni, come ottimizzare gli spazi che abbiamo all’interno dell’immagine e quanti colori usare. A questo punto interviene la tecnica che ci permette di mettere “in bella” ciò che abbiamo simulato negli studi.

mercoledì 4 aprile 2007


Per quanto possa sembrare strano, la cosa più importante e difficile da comprendere per chi si appresta a colorare è comprendere la funzione del TONO. Cos'è? Il tono è ciò che ci fa percepire un oggetto di un unico colore in "colori" diversi.
Per l'appunto di tonalità diverse. Ia variabile del TONO è determinata da due fattori:
Uno è il colore stesso. Un giallo corrisponde ad un grigio più chiaro rispetto ad un blu.
Due l'intensità della luce. La potenza stessa della luce (candela, sole, elettrica) determina la quantità dei grigi visibili.
Quindi l'espressione del TONO ha un movimento che va dall'asse verticale del Bianco & Nero fino a raggiungere l'asse orizzontale esterno della saturazione.
Per comprendere meglio questo aspetto dell'osservazione possiamo pensare a quella che è la visione notturna intesa come visione in un luogo poco illuminato, lì si noterà che prima ancora di percepire il colore dell'oggetto ne percepiamo il tono.
Un'altro esempio è quello di abbassare tutta la saturazione del colore della televisione. Questo ci permette di comprendere che abbiamo a che fare con tre aspetti: l'OGGETTO che corrisponde alla forma, la LUCE che determina la lettura dell'oggetto come la profondità o lo spessore e il COLORE stesso dell'oggetto.
In quest'immagine creata a tempera come esercizio per comprendere il tono ho accentuato l'aspetto della profondità attraverso l'uso di due colori uno caldo e l'altro freddo.
Nel linguaggio del fumetto in realtà il rapporto dei toni si risolve nel focalizzare almeno quattro toni: il bianco, il nero e due toni di grigi, uno più vicino al bianco e l'altro al nero.

lunedì 26 marzo 2007



Acquerello, tecnica trasparente, insieme agli ecoline, i pastelli, le chine colorate, per chi usa Photoshop la funzione moltiplica corrisponde a questo processo. La differenza principale tra tecnica trasparente e tecnica coprente corrisponde al fatto che chi lavora con la trasparenza parte dal bianco (la luce) per andare a lavorare nell'ombra (il buio). Chi lavora con il coprente agisce in maniera opposta, parte dall'ombra per arrivare alla luce, infatti nelle tecniche coprenti come tempera, acrilico e olio la luce viene data dopo aver impostato ombre e colore amminente.
L'acquerello è una tecnica che ha bisogno di un pò di pazienza, visto che l'altra caratteristica fondamentale è che nei trasparenti il colore dovrebbe essere composto sul foglio di lavoro, mentre nei coprenti il colore viene preparato sulla tavolozza. Come tutte le regole non sono assolute, quindi sia nei coprenti che nei trasparenti ciò si può invertire. Nell'acquerello la carta ha una componente considerevole, ha seconda del grado di assorbenza o di luminosità, il colore acquista o diminuisce luminosità, non tutte le carte hanno lo stesso valore di bianco...
Questa tavola, che è una delle tavole preparate all'inizio, per presentare il progetto alle case editrici francesi, è un Diamant Watt 220 grammi. Naturalmente il fatto che i colori risultino cromaticamente più o meno ricchi ha a che fare con la teoria del colore. Cos'è? per teoria s'intende tutte quelle che sono le leggi inerenti il rapporto tra colori e la luce. Itten è a tutt'oggi la persona che ha stabilito delle regole che sono accettate da tutti coloro che lavorano col colore, e naturalmente l'osservazione della natura che offre un'infinità di regole e combinazioni cromatiche.
Il Formato di lavorazione è 30x45, il tratto è ripassato a china e gli acquerelli sono della Talens la serie Van Gogh.
La tavola non apparirà nel libro edito dalla Vents d'Ouest (GLENAT), ma mi è servita da presentazione, in questo caso per l'azione e Le ambientazioni esterne.
Il contrasto principale su cui ho lavorato è stato quello caldo freddo che è costantement presente in ambienti come questi, dove la roccia terrosa, quindi calda si va a contrappore a questi cieli azzurri, freddi.

mercoledì 21 marzo 2007


KARL & KLEE sono il mio ultimo lavoro per la Francia.
Per giugno è prevista l'uscita nelle librerie della Francia e del Belgio.
La tecnica di colorazione è acquerello, nella tipica colorazione "couleur direct" come viene definita in francese, cioè esiste un unico originale dove si passa dalla china al colore senza cambiare foglio.
L'altra tecnica di colorazione tradizionale usata, consiste nel disegnare e inchiostrare su una tavola, dopodichè l'editore fa stampare la pagina su carta ruvida in un tono di blu o grigio, dove poi si andrà a colorare successivamente. L'editore, fornisce anche la pellicola del nero da sovrapporre per valutare la resa finale. A questo punto abbiamo due originali, uno della china per la pellicola del nero e uno per il colore.
Attualmente questa tecnica è spesso sostituita dalla colorazione digitale o "numérique" come si dice in francese, quindi la tavola chinata viene scansionata e colorata a Photoshop o Painter, che sono i due programmi più usati.
Spesso accade anche che si salti il passaggio dell'inchiostrazione e venga portato a nero lo stesso disegno a matita.
Ma questo ed altro nelle prossime puntate.
Per contraddirmi quest'immagine di Karl & Klee è stata colorata a Photoshop!

giovedì 15 marzo 2007

Character Design per Ferrero





...ecco gli studi dei personaggi scelti dalla Ferrero per la campagna promozionale 2007.
Il percorso di lavoro è abbastanza lineare, di solito viene fornito il profilo dei personaggi con descrizione di eventuali atteggiamenti ricorrenti, e la direzione stilistica che è stata scelta.
Il tempo spesso è un pò tiranno, nel senso che il tempo di progettazione si svolge al massimo nell'arco di una settimana.
Qui vi ho allegato solo i due personaggi che hanno scelto, con la fase schizzata per capire la direzione da prendere e la fase finale dove viene eseguito il classico turn around, che servirà agli animatori per il lungometraggio e agli scultori per le statuette che trovate nelle merendine Ferrero.

martedì 13 marzo 2007

Background Animation


...queste sono alcune visualizzazione di Bkg usati per l'animazione e il fumetto.
Un buon colore non può esistere senza una forma su cui adagiarsi se non in una forma astratta, cioè senza relazionarsi al visibile.

lunedì 5 marzo 2007

PROVA


...il colore come forma di espressione, al di la della toria e della tecnica, da la possibilità di comunicare emozioni lavorandoci e di riceverne osservando.