giovedì 8 novembre 2007

ROSSO&BLU

Rosso fuoco è la domanda, e la risposta è blu.
Paolo Conte ha trovato le parole esatte per descrivere il rapporto che esiste tra i colori caldi e i colori freddi che trovano i loro massimi esponenti nel ROSSO e nel BLU.
Basta affiancarli per capire la tensione che esiste tra i due.

La linea che si crea al centro è il risultato della loro lotta per predominare uno sull’altro.
La coppia rosso e blu è la più difficile da gestire, in quanto rappresentano gli estremi di due movimenti contrari. Il rosso, capo del movimento centrifugo, porta verso l’esterno, e tende ad avvicinarsi all’osservatore come in generale tutti i colori caldi. Il blu, ha un movimento contrario, centripeto, che porta all’interno, come tutti i colori freddi che tendono ad allontanarsi dall’osservatore. Considerate che il loro valore psicologico è rappresentativo per l’estroversione e l’introversione dell’atteggiamento umano.

Per trovare un rapporto di equilibrio tra questi due colori, che comunque quando vengono usati correttamente hanno un grande fascino e attrazione per chi osserva, bisogna sempre pensare al rapporto di quantità (lo spazio fisico che occupa un colore nell’immagine) e il rapporto di qualità (il grado di saturazione del colore).

Per farsi un’idea della forza invasiva che hanno nell’occhio umano, basta pensare ad una compagnia telefonica che inizia per T e finisce per M, che usa proprio questi due colori per il suo logo. Nell’ambito della pubblicità e cartellonistica stradale (segnali stradali e divieti), vengono usati spesso appunto per la loro visibilità.


Nel frattempo ho lavorato, sono pronte le prossime 46 tavole di Karl & Klee... da colorare.
Non mancherò di descrivere la lavorazione.

lunedì 13 agosto 2007

KARL

Dopo la nascita di Klee che all'inizio pensavo fosse il protagonista, ho cominciato a pensare a chi potesse essere il suo antagonista, e così tra un giro di matita a destra e uno a sinistra è nato Karson, che poi, per motivi di pronuncia in francia è stato trasformato in Karl.
Solo in un secondo momento ho riflettuto sul fatto che invece che rivali potessero essere amici, ed è da questa decisione che sono arrivato a Blackbart, il vero antagonista... almeno all'inzio!

Al più presto con la teoria del colore.



lunedì 2 luglio 2007

Character design




I primi studi che si fanno su un personaggio contengono già tutte quelle caratteristiche che avrà il nostro personaggio finale, eppure il primo non è mai quello giusto. E' come spolverare, l'immagine che abbiamo in testa e vogliamo esternare è, a livello emozionale abbastanza forte da spingerci a disegnare, ma non è abbastanza nitida. Infatti più tempo si ha a disposizione e più viene a galla. E' l'immagine stessa che ti dice quando è pronta!
Non a caso quando si arriva all'ultima pagina di un fumetto ci si accorge di quanto è cambiato il personaggio! In realtà si è solo imparato a conoscerlo.

domenica 17 giugno 2007

Colore parte terza

...e qui finisce la catena, chiunque voglia disegnare un pirata lo faccia, io non nomino nessuno!



1° accordo: somiglianza dei subordinati: G80 M20- C80M20
Adesso che ho una coppia, cosa me ne faccio?
La prima cosa da fare è quella di pensare a quali sono le mie possibilità di movimento. Per creare un movimento, devo miscelare due colori tra loro invertendo il loro rapporto man a mano che uno si avvicina all’altro. Quindi ho un 1° movimento, dal G80M20 al C80M20, che potrebbe già bastarmi, ed un 2° movimento che va dai colori trovati, verso il bianco. Quindi se partiamo da una scala di 7 colori, avrò altre 7 scale cromatiche.



Per chi inizia, non è tanto la difficoltà di comprendere l’aspetto “matematico”, ma quello di addestrare l’occhio a riconoscere i colori di queste scale che alle volte risultano poco piacevoli, ma che, interagendo creano un grosso rimando visivo.



Come esercizio, consiglio di scegliere un colore a voi preferito, e cercare quello che è in un rapporto subordinato per come è la regola. Da qui, scoprite quali sono i colori che si possono ottenere unendoli. Solo in un secondo tempo, dalla tavolozza di colori che avete ottenuto, fate una scelta strategica per risolvere un’immagine. L’esercitarsi è una cosa fondamentale per chi vuole comprendere, in quanto la teoria è solo una conseguenza dell’azione.

Il 2° accordo: somiglianza dei dominanti. G80 M20, il colore dominante è il Giallo.
Quindi vado a cercare quel colore che ha la stessa quantità di Giallo, ma su un’altra scala cromatica.
Va da sé che lo troverò nella scala dei verdi, visto che un colore primario si muove solo su due scale cromatiche. G80 C20.



giovedì 7 giugno 2007

Karl & Klee




Il lavoro di ricerca è per me la parte più interessante, è un momento in cui si cerca di immedesimarsi con la realtà del genere. Questa volta il West, un genere che non conoscevo se non per quello che ho letto nei fumetti di Blueberry. La prima cosa che ho fatto è stato guardarmi più film possibili sul genere western scoprendo quanti altri autori di fumetti avevano già preso a piene mani da questi film. Con i film di John Wayne ho trovato le atmosfere che avevo in mente. Altri film che ho guardato sono stati "Silverado" e "c'era una volta il west". Dall'osservazione passiva a quella attiva, fermo immagine e acquerelli alla mano ricreavo velocemente le atmosfere che più mi piacevano, non avevo bene in mente quali sarebbero state le location della mia storia.
La funzione di questa vignetta è quello di visualizzare concretamente, e mettere a terra, l'immaginario che mi ero creato durante la ricerca, quindi quale tecnica usare, quale carta, che colori se inchiostrare o lasciare un tratto a matita, e tutte quelle domande che seguono la visualizzazione di un fumetto.

giovedì 24 maggio 2007

COLORE parte seconda

Come abbiamo visto, la teoria ci spiega in maniera semplice come ottenere il cerchio cromatico.
Fate attenzione a considerare la logica numerica come esatta per l’uso di photoshop ma errata per le tecniche tradizionali, nel senso che la quantità ad es: 80% cyan e 20% giallo non corrisponde alla quantità fisica che effettivamente devo usare. Per ampliare la gamma cromatica, è sufficiente usare lo stesso principio della scala cromatica per ogni colore che ho trovato in aggiunta al bianco e al nero.



Così ottengo la variazione del colore verso la luce e l’oscurità. In questa maniera ho un movimento più ampio. Consideriamo come primo movimento il passaggio da un colore saturo ad un altro ( dal giallo verso un arancione) come movimento sinistra-destra, mentre il movimento che va dalla luce (bianco) verso l’oscurità (nero) come movimento alto-basso.
Immaginatevi un’arancia sulla cui circonferenza maggiore applichiamo il cerchio cromatico e sulla buccia troviamo nella parte alta i colori con aggiunta di bianco e nella parte bassa i colori con aggiunta di nero. In questo modo ottengo la SFERA cromaticha.

Ora che sappiamo come ricreare i principali colori base (mancano quelli all’interno dell’arancia) possiamo iniziare a confrontarci con l’armonia dei colori, cos’è? L’armonia dei colori può essere paragonata all’armonia della musica, un suono armonico è piacevole all’orecchio, un’armonia cromatica è piacevole all’occhio. Quindi, come per la musica, dobbiamo considerare i colori primari (C,M,G) come le 7 note primarie e le variazioni delle note, bemolle o diesis, come i toni che ottengo con l’aggiunta di bianco, nero o grigio. Ora bisogna comporre e Rudolf Arnheim spiega in maniera molto logica come fare elencando delle coppie cromatiche, quindi delle combinazioni a due di colori che risultano armonici all’occhio. Arnheim si basa su quelli che sono i colori saturi, ma in realtà, ho sperimentato, che questa regola funziona anche per quel che vale l’intera sfera cromatica.
Considerando che ogni colore, a parte i primari e i secondari-complementari, hanno sempre un valore maggiore o minore uno con l’altro. Esempio un arancione 80%G e 20%M il giallo ha un valore maggiore rispetto al Magenta quindi possiamo dire che il Giallo è dominante e il Magenta subordinato, in minoranza.

1° accordo: somiglianza dei subordinati: G80 M20 il colore subordinato è il Magenta e quindi non devo far altro che cercare quel colore che ha la stessa percentuale di Magenta, ma su un’altra scala cromatica. A questo punto ottengo la mia coppia cromatica G80M20 con C80M20, quindi una coppia cromatica che ha in relazione il valore subordinato del Magenta.

venerdì 11 maggio 2007

KARL & KLEE Amis Ennemis



E' ufficile, il libro Karl & Klee Amis Ennemis (Amici Nemici) uscirà il 6 giugno in Francia e Belgio edito dalla Vents d'Ouest.
Qui vedete la copertina realizzata in acquerello sempre in tecnica diretta, bisogna dire che l'immagine originale è composta da tre disegni. Un livello base con lo sfondo, uno per Klee e l'altro per Karl. Il perchè della separazione è semplicemente una richiesta della casa editrice che ha potuto sperimentare più possibilità di comporre quest'immagine. Cosa che non si sarebbe potuto fare se il disegno era singolo. In questo caso photoshop aiuta e permette una libertà che nella tecnica tradizionale avrebbe voluto dire rifare l'immagine un pò di volte.

Questo il Link che vi porta direttamente alla pagina inerente il prodotto:
http://www.ventsdouest.com/dyn/ventsdouest/08pleinecran/accueil2.asp?url=http%3A//www.ventsdouest.com/karl-klee-9782749303321.htm

giovedì 3 maggio 2007

COLORE parte prima

In principio c'era il buio, che sentendosi solo chiese un po' di luce.
E luce fu!
Qui inizia la teoria del colore, dalla luce e dalla testardaggine dell'uomo a volerla rappresentare e razionalizzarla in qualche modo. Come abbiamo detto, la luce è la causa della variabile tonale dei colori, ma cosa sono allora i colori? I colori intesi per poter comprendere la teoria di Itten, sono quelli saturi, vale a dire quelli che compongono il cerchio cromatico, partendo dai tre colori primari.
Per primari s'intendono i tre colori CYAN, MAGENTA, GIALLO che sono al principio di tutto.



Se consideriamo questi colori come un numero, quindi C100, M100, G100, e creiamo quelle che sono le prime tre scale cromatiche, dal Cyan al Magenta, dal Magenta al Giallo e dal Giallo al Cyan, otteniamo appunto il cerchio cromatico. Nella storia del colore questo principio è stato rappresentato in tutte le salse e forme possibili, dal triangolo alla stella etc… il principio rimane sempre lo stesso.




Per ottenere gli altri colori, non facciamo altro che creare uno scambio reciproco da un colore all'altro, in maniera graduale in modo tale che la somma del colore che ottengo sia sempre 100.
Questa è la regola e questo è quello che ottengo se uso Photoshop.



In realtà, in commercio, ogni ditta produttrice chiama colori primari, colori che non sempre corrispondono a questi che vedete. E' un problema non tanto per la possibilità di rifare esattamente queste scale ma per il principiante di non capire come ottenere certi colori e dove si collocano. Il fatto di sapere la posizione di ogni colore è importante, per quel che mi riguarda, come il fatto di avere una bussola che indichi esattamente i punti cardinali per un navigatore.
Alcuni esempi fatti uno con la tempera e l'altro con l'acquerello per comprendere la variabile che esiste tra teoria e pratica. Tempera e acquerelli Talens.


domenica 22 aprile 2007

IL TONO





Prima di intervenire direttamente sulla tavola, soprattutto quando si tratta di colorazione diretta, conviene sempre farsi degli studi preparatori prima.
Per chi ha meno pratica conviene suddividere lo studio in due fasi:
Primo, uno studio del chiaro scuro legato principalmente al rapporto tra luce ed ombra, quindi valutare quelle che possono essere le variabili create dalla luce durante l’arco di una giornata o la scelta della stagione. Una giornata d’estate ha una luce più intensa di quella d’inverno.
Secondo, uno studio inerente la scelta dei colori, che può variare dal colore dell’oggetto al colore dell’atmosfera, il luogo dove è collocata la storia.
Una volta presa confidenza con questi due elementi distinti, in realtà, l’approccio alla preparazione della tavola si risolve in un bozzetto unico. Anche perché altrimenti il lavoro diventerebbe troppo lungo. Per velocizzare i tempi di lavorazione è preferibile lavorare abbastanza in piccolo per evitare due cose, uno l’eccesso di tempo e due il dilungarsi nei dettagli. L’ideale sarebbe lavorare con un pennello abbastanza grande.
In fase di studio non è importante la tecnica ma la teoria, quindi non ci si dovrebbe divulgare troppo nella precisione dei dettagli, ma valutare l’immagine nel suo insieme, decidere come agire per raggiungere quelle che sono le nostre intenzioni, come ottimizzare gli spazi che abbiamo all’interno dell’immagine e quanti colori usare. A questo punto interviene la tecnica che ci permette di mettere “in bella” ciò che abbiamo simulato negli studi.

mercoledì 4 aprile 2007


Per quanto possa sembrare strano, la cosa più importante e difficile da comprendere per chi si appresta a colorare è comprendere la funzione del TONO. Cos'è? Il tono è ciò che ci fa percepire un oggetto di un unico colore in "colori" diversi.
Per l'appunto di tonalità diverse. Ia variabile del TONO è determinata da due fattori:
Uno è il colore stesso. Un giallo corrisponde ad un grigio più chiaro rispetto ad un blu.
Due l'intensità della luce. La potenza stessa della luce (candela, sole, elettrica) determina la quantità dei grigi visibili.
Quindi l'espressione del TONO ha un movimento che va dall'asse verticale del Bianco & Nero fino a raggiungere l'asse orizzontale esterno della saturazione.
Per comprendere meglio questo aspetto dell'osservazione possiamo pensare a quella che è la visione notturna intesa come visione in un luogo poco illuminato, lì si noterà che prima ancora di percepire il colore dell'oggetto ne percepiamo il tono.
Un'altro esempio è quello di abbassare tutta la saturazione del colore della televisione. Questo ci permette di comprendere che abbiamo a che fare con tre aspetti: l'OGGETTO che corrisponde alla forma, la LUCE che determina la lettura dell'oggetto come la profondità o lo spessore e il COLORE stesso dell'oggetto.
In quest'immagine creata a tempera come esercizio per comprendere il tono ho accentuato l'aspetto della profondità attraverso l'uso di due colori uno caldo e l'altro freddo.
Nel linguaggio del fumetto in realtà il rapporto dei toni si risolve nel focalizzare almeno quattro toni: il bianco, il nero e due toni di grigi, uno più vicino al bianco e l'altro al nero.

lunedì 26 marzo 2007



Acquerello, tecnica trasparente, insieme agli ecoline, i pastelli, le chine colorate, per chi usa Photoshop la funzione moltiplica corrisponde a questo processo. La differenza principale tra tecnica trasparente e tecnica coprente corrisponde al fatto che chi lavora con la trasparenza parte dal bianco (la luce) per andare a lavorare nell'ombra (il buio). Chi lavora con il coprente agisce in maniera opposta, parte dall'ombra per arrivare alla luce, infatti nelle tecniche coprenti come tempera, acrilico e olio la luce viene data dopo aver impostato ombre e colore amminente.
L'acquerello è una tecnica che ha bisogno di un pò di pazienza, visto che l'altra caratteristica fondamentale è che nei trasparenti il colore dovrebbe essere composto sul foglio di lavoro, mentre nei coprenti il colore viene preparato sulla tavolozza. Come tutte le regole non sono assolute, quindi sia nei coprenti che nei trasparenti ciò si può invertire. Nell'acquerello la carta ha una componente considerevole, ha seconda del grado di assorbenza o di luminosità, il colore acquista o diminuisce luminosità, non tutte le carte hanno lo stesso valore di bianco...
Questa tavola, che è una delle tavole preparate all'inizio, per presentare il progetto alle case editrici francesi, è un Diamant Watt 220 grammi. Naturalmente il fatto che i colori risultino cromaticamente più o meno ricchi ha a che fare con la teoria del colore. Cos'è? per teoria s'intende tutte quelle che sono le leggi inerenti il rapporto tra colori e la luce. Itten è a tutt'oggi la persona che ha stabilito delle regole che sono accettate da tutti coloro che lavorano col colore, e naturalmente l'osservazione della natura che offre un'infinità di regole e combinazioni cromatiche.
Il Formato di lavorazione è 30x45, il tratto è ripassato a china e gli acquerelli sono della Talens la serie Van Gogh.
La tavola non apparirà nel libro edito dalla Vents d'Ouest (GLENAT), ma mi è servita da presentazione, in questo caso per l'azione e Le ambientazioni esterne.
Il contrasto principale su cui ho lavorato è stato quello caldo freddo che è costantement presente in ambienti come questi, dove la roccia terrosa, quindi calda si va a contrappore a questi cieli azzurri, freddi.

mercoledì 21 marzo 2007


KARL & KLEE sono il mio ultimo lavoro per la Francia.
Per giugno è prevista l'uscita nelle librerie della Francia e del Belgio.
La tecnica di colorazione è acquerello, nella tipica colorazione "couleur direct" come viene definita in francese, cioè esiste un unico originale dove si passa dalla china al colore senza cambiare foglio.
L'altra tecnica di colorazione tradizionale usata, consiste nel disegnare e inchiostrare su una tavola, dopodichè l'editore fa stampare la pagina su carta ruvida in un tono di blu o grigio, dove poi si andrà a colorare successivamente. L'editore, fornisce anche la pellicola del nero da sovrapporre per valutare la resa finale. A questo punto abbiamo due originali, uno della china per la pellicola del nero e uno per il colore.
Attualmente questa tecnica è spesso sostituita dalla colorazione digitale o "numérique" come si dice in francese, quindi la tavola chinata viene scansionata e colorata a Photoshop o Painter, che sono i due programmi più usati.
Spesso accade anche che si salti il passaggio dell'inchiostrazione e venga portato a nero lo stesso disegno a matita.
Ma questo ed altro nelle prossime puntate.
Per contraddirmi quest'immagine di Karl & Klee è stata colorata a Photoshop!

giovedì 15 marzo 2007

Character Design per Ferrero





...ecco gli studi dei personaggi scelti dalla Ferrero per la campagna promozionale 2007.
Il percorso di lavoro è abbastanza lineare, di solito viene fornito il profilo dei personaggi con descrizione di eventuali atteggiamenti ricorrenti, e la direzione stilistica che è stata scelta.
Il tempo spesso è un pò tiranno, nel senso che il tempo di progettazione si svolge al massimo nell'arco di una settimana.
Qui vi ho allegato solo i due personaggi che hanno scelto, con la fase schizzata per capire la direzione da prendere e la fase finale dove viene eseguito il classico turn around, che servirà agli animatori per il lungometraggio e agli scultori per le statuette che trovate nelle merendine Ferrero.

martedì 13 marzo 2007

Background Animation


...queste sono alcune visualizzazione di Bkg usati per l'animazione e il fumetto.
Un buon colore non può esistere senza una forma su cui adagiarsi se non in una forma astratta, cioè senza relazionarsi al visibile.

lunedì 5 marzo 2007

PROVA


...il colore come forma di espressione, al di la della toria e della tecnica, da la possibilità di comunicare emozioni lavorandoci e di riceverne osservando.