martedì 9 dicembre 2008

COLORARE PARTE I

Colorare un'immagine può avere un'infinità di varianti, ma esistono dei principi su cui si può riflettere per focalizzare il proprio lavoro.
Prendiamo come esempio una vignetta.


Non c'è un inizio preciso, ma un fine comune, vestire un vuoto.
Domande che posso farmi:
Quanti piani ha la l'immagine?
Da che parte arriva la luce?
è una luce naturale? artificiale?di che colore? è una stagione precisa? dove sono? europa? asia? america?
devo mantenere i colori reali? uso colori emotivi?
Colori puri, terziari? dove devo focalizzare lo sguardo?
E' più importante l'ambiente o il personaggio?
Alcune domande trovano già una risposta nell'immagine stessa, ma altre no, colorando si possono aggiungere elementi narrativi che aiutano la lettura dell'immagine.
Partiamo dai piani, in quest'immagine ne trovo almeno 4, il cielo e la terra sono elementi comuni a tutti i piani.


Ci sono due possibilità di creare degli stacchi e quindi una variazione tra davanti e dietro, uno è il tono e l'altro è il valore cromatico. Ma se consideriamo che ogni colore ha un tono diverso a parte il rosso e il verde; per comprendere il tono di ogni colore basta fare una fotocopia in bianco e nero o con photoshop trasformare un'immagine in toni di grigio.


iniziamo con il risolvere prima il tono di ogni piano e poi penseremo al colore.



ci sono molte possibilità, ma qualcuna è più funzionale di altre. Per trovarla basta porsi un'altra domanda, dove deve guardare il lettore?
In questo caso vogliamo che lo sguardo si posi su Klee.
Il valore più luminoso corrisponde al piano più vicino alla luce, ma la luce da che parte arriva? Sinistra? Destra? che inclinazione ha?
In un'immagine come questa dove la drammaticità non è elevata, l'inclinazione più usata è solitamente 45° da destra o sinistra.
Anche qui la scelta ricade sempre sull'intenzione, il personaggio dovrà essere in luce mostrandosi al pubblico o nascondersi?


La prima che ho detto, mostrarsi al pubblico, quindi alla luce.



martedì 18 novembre 2008

KARL & KLEE T2



...prima di ripartire con i post di "La teoria del colore di SILVIO" un'immagine di preparazione per verificare le proporzioni tra Karl&Klee e un nuovo personaggio che apparirà nel secondo volume. L'uscita è confermata per il 10 FEBBRAIO 2009.
China a pennello su scholler e colorituta ad ecoline.

martedì 4 novembre 2008

lunedì 22 settembre 2008

LUMINOSITA'_SATURAZIONE_TONO

LUMINOSITA', SATURAZIONE e TONO sono le tre parole che descrivono un colore, ma qual'è il loro significato? casa serve sapere l'etimologia di una parola?
La mia risposta è semplice, imparare a orientarsi.
Chiunque abbia a che fare col disegno o il colore, inizialmente è mosso da un'atto istintivo che non è controllato razionalmente se non in un secondo momento.
Così se immaginiamo di essere un punto in uno spazio buio, per poterci muovere avremmo bisogno di orientarci, per non andare dove non vogliamo andare.



La LUMINOSITA' ci indica principalmete la fonte di luce, quindi il bianco, in relazione al nero otteniamo l'asse verticale.



L'altra coordinata minima di cui ho bisogno per poter valutare la posizione di un punto su di uno spazio bidimensionale è la linea orizzontale che nel colore è rappresentata dalla SATURAZIONE.



Se lo spazio diventa TRIdimensionale allora abbiamo bisogno della terza coordinata che è il TONO, rappresentata dalla diagonale.



Come nel disegno questi tre elementi possono invertirsi o variare a seconda di come ci collochiamo rispetto alla sfera cromatica che è il nostro spazio virtuale su cui ci muoviamo.

lunedì 1 settembre 2008

Caricatura Berlusconi



Colori alchidici, cosa sono? sono colori che uniscono due tecniche diverse, l'olio e l'acrilico. Oltre ai colori bisogna comprare un medio per la diluizione che assomiglia ad una gelatina, ne esistono varie densità, oppure si possono usare gli oli che si usano per la tecnica ad olio, ma cosifacendo si perde la qualità di questa tecnica di asciugare nel giro di mezza giornata.
Dell'acrilico mantiene lo spessore e la luminosità, dell'olio appunto l'essicazione lenta ma non troppo, dal paio d'ore alla mezza giornata, e il modo di applicarlo.
Si può usare anche sopra una base fatta ad acrilico.

lunedì 18 agosto 2008

KARL & KLEE



...tempera su cartoncino giallo...

I vari toni sono ottenuti usando il viola, complementare del giallo.
La tempera come l'acrilico è una tecnica coprente ma la si può usare come un trasparente aggiungendo acqua, a differenza dei trasparenti, la somma delle velature ad un certo punto diventano coprenti. Il passare da una tecnica coprente ad una trasparente o viceversa permette di sfruttare sia il supporto cartaceo per la luminosità che il pigmento per la saturazione.

lunedì 7 luglio 2008

COMICSXAFRICA 2008




Un invito a chi vuole partecipare, se non fisicamente, forse virtualmente visitando il sito:
www.comicsxafrica.org

Per chi vuole contribuire, oltre alle classiche donazioni con carta, potete acquistare la maglietta dell'evento di quest'anno.
Questa è l'immagine che vi troverete stampata.



Inoltre se parteciperete personalmente dal 10 al 13 luglio dopo aver visionato una mostra creata da opere di disegnatori di Fumetti, potrete decidere di acquistarne gli originali!

GRAZIE

Come arrivare a Telese Terme

In auto
Per raggiungere Telese Terme è necessario percorrere l'A1 Napoli-Roma, uscire allo svincolo di Caserta Sud/Marcianise e proseguire per la SS 7. La distanza da Napoli è di 45 km.

In aereo
L'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

sabato 5 luglio 2008

COPERTINA03

La risposta della casa editrice potete vederla qui sotto.




Dal materiale inviato hanno scelto e composto la bozza per la copertina.
Trattandosi di disegni approssimativi ho avuto ancora molta libertà di scegliere l'espressione facciale e la mimica più corretta. Il processo costruttivo è simile all'atto della messa a fuoco nello sguardo. In principio si riconosce l'ombra della persona che si sta facendo strada verso di noi, poi lentamente ne vediamo le forme principali, la testa le gambe, poi ancora ne riconosciamo il colore degli occhi la carie sui denti il capello lucido, le lentiggine sulle spalle fino ad una messa a fuoco finale scontrandoci con l'oggetto. In questo caso bisogna imparare ad essere aperti al punto di vista dell'altro che, se competente, può dare un grosso contributo al lavoro.
L'altra richiesta della casa editrice è stata quella di lavorare i personaggi e l'ambiente separatamente.
Così:





All'uscita dell'album ho scoperto il perchè?
Sia Klee che l'ambiente sono stati capovolti.
PERCHE'? credo per un discorso di lettura dell'immagine, il Klee originale porta il lettore verso sinistra, fuori dal contesto del libro. Mentre solitamente lo sguardo dovrebbe scorrere verso destra in modo da invogliare il lettore a continuare lo sguardo all'interno del libro sfogliando la copertina appunto a destra.

giovedì 5 giugno 2008

COPERTINA02

Da questo primo invio tramite mail, la redazione mi ha fatto notare che in Francia solitamente l'uso di animali grotteschi indica solitamente i fumetti di genere umoristico. Nel mio caso abbiamo si dei personaggi antropomorfi ma con una storia "adulta".
Quindi via gli animali in parole povere.
Ulteriore indicazione è stata quella di pensare ad una composizione che si potesse ripetere in altre copertine, mettendo in rilievo un personaggio di volta in volta.Provando a pensare anche a qualcosa di più grafico.
Per quello che rigarda il titolo sarebbe stato più opportuno valorizzare il nome dei personaggi mettendo per intero il proprio nome e non semplicemente le iniziali.


Ho tenuto il cavallo di klee perchè lo ritenevo meno antropomorfo del somaro di karl


Dall'invio di 4 prove siamo arrivati a questa conclusione, per quel che riguarda la composizione.



Dopo la composizione ho iniziato a studiare nel dettaglio la mimica e l'espressione dei singoli personaggi, nel frattempo abbiamo cambiato anche il nome da Karsoon a Karl per motivi di pronuncia. Il nome di Klee l'ho scelto per la mia passione per Paul Klee , ma diventa difficile far capire a chi legge che la pronuncia non è inglese ma tedesca. Quindi Klii si accompagna meglio con Karl.





Più altre attitudini dei singoli personaggi in modo che potessero giocare liberamente con la composizione. Va ricordato che la copertina viene ideata insieme all'editore che fa più considerazioni di quante ne fa solitamente un disegnatore che analizza la propria immagine solo dal punto di vista estetico, mentre sono altrettanto importanti la visibilità rispetto a ciò che esiste e le richeste dei librai.

Conclusione e sorpresa finale al prossimo post.

mercoledì 21 maggio 2008

COPERTINA01

Queste sono le prime bozze della copertina del primo libro apparso nel giugno dell'anno scorso.
Inizialmente mi è stata data carta bianca ad eccezione del fatto che doveva essere una copertina doppia, fronte e retro. La praticità di Photoshop permette di colorare e impaginare velocemente le bozze fatte precedentemente a matita.
In una prima fase è importante non soffermarsi sulla qualità del disegno ma sulla funzionalità. In ogni immagine esistono delle linee guida che si possono visualizzare facilmente tracciano le diagonali e le linee della metà verticale e orizzontale.
L'azione o la postura del personaggio spesso si impostano su queste linee.
Chiunque voglia approfondire l'argomento può procurarsi delle immagini (copertine, frame, vignette) e provare a visualizzare queste linee. Scoprirete che i punti fondamentali dell'immagine si trovano su di esse.





Un'altra cosa che bisognerebbe evitare, ma non è una regola fissa è quello di non posizionare gli elemnti troppo vicini al bordo.
Imparare a preparare un'immagine è altrettanto importante quanto il saperla realizzare tecnicamente. Collocare degli elementi nella posizione giusta è un'aiuto in più per creare un'immagine gradevole






venerdì 11 aprile 2008

Dalla TEORIA alla PRATICA

nell'acquerello, tecnica trasparente, i colori dovrebbero nascere dalla continua sovrapposizioni di velature di colore a differenza delle tecniche coprenti dove il colore si prepara tendenzialmente prima sulla tavolozza.
Ciò che non cambia sono i punti su cui dovrò lavorare per ottimizzare la mia immagine:
-chiaro scuro come rapporto tra luce e ombra
-colore dell'oggetto
Nell'acquerello, visto che la massima luce è un parametro che abbiamo già dal foglio quello che dobbiamo fare è isolare la parte più luminosa attraverso l'oscuramento delle parti non in luce.
Il tono grigio è quello che ci permette di differenziare i piani oltre alla fonte di luce.


Questa è una foto trasformata in canale di grigi per spiegare cosa intendo.
Questo rapporto di chiaro scuro può essere ottenuto in vari modi a seconda delle proprie intenzioni, un Caravaggio usa ombre simili al nero (bistro) perchè gli interessa valorizzare l'intensita della luce, un Monet usa ombre fredde (blu) perchè vuole mantenere un'immagine colorata.
In entrambi i casi mentre lavorano sul chiaro scuro devono ragionare pensando alla scala dei grigi, anche se in pratica si usano toni diversi.
Io lavoro con un presupposto di luce calda e ombra fredda e quindi ottengo questo:


La sovrapposizione dei due colori che si trovano in relazione di opposti rispetto al cerchio cromatico mi danno le varie tonalità calde o fredde a seconda se mi trovo in ombra o in luce e posso sfruttare la componente calda-fredda anche per dividere i piani tra vicino e lontano. Non valuto il colore che ottengo ma il suo valore di grigio (tono).
Dopodichè passo al colore dell'oggetto che deve fare da tramite tra luce e ombra.
Essendo una tecnica trasparente, se il mio lavoro sottostante è corretto, mi bastano pochi passaggi per arrivare al risultato finale. La sovrapposizione per trasparenza crea i vari toni del colore, dal più chiaro al più scuro.



L'altra possibilità di lavorare con un chiaro scuro "colorato" è quello di poter differenziare il passaggio da un'ambientazione esterna ad una interna.




Le immagini delle vignette delle nuove tavole di Karl & Klee sono state fotografate, questo causa delle piccole accentuazioni cromatiche tra un passagio e l'altro.